Le fondazioni

//Le fondazioni

Le fondazioni

Facciamoci un’idea generale su un argomento importantissimo come quello delle fondazioni.
Dopo aver fatto progettare e dimensionare da un ingegnere le fondazioni (o fondamenta) della casa adatta alle nostre esigenze, c’è da capire la loro importanza e il loro funzionamento.

Le fondazioni hanno il compito di distribuire il peso della costruzione sul sottofondo e fare in modo che qualsiasi assestamento irregolare di quest’ultimo non influisca negativamente sulla casa.

Il nostro progetto è comprensivo anche di uno scantinato o piano interrato? Bene, questo può essere utile, oltre che per le finalità di nostro interesse (cantina, sala hobby, deposito ecc), anche per proteggere le nostre fondazioni dal gelo dei mesi invernali.

Come iniziano i lavori? Con lo sbancamento del terreno. O meglio con l’asportazione della terra fertile (humus) dalla superficie necessaria alle fondamenta.

SBANCAMENTO:

La terra fertile (humus) è estremamente preziosa e servirà, dopo aver ultimato i lavori di costruzione, per la sistemazione del giardino e dell’orto. Per questo non si dovrebbe mischiare con la terra sterile, ma accumularla su un lato del terreno per non dar fastidio al futuro svolgimento dei lavori edili. Da ricordare che questi cumuli di terra non dovrebbero superare gli 1-2 m di altezza per non andare incontro alla scarsa ventilazione e alla pressione che potrebbero renderla sterile. Sarà utile, inoltre, coprirla con zolle d’erba per proteggerne sempre le proprietà.

Anche il materiale e la terra sterile dovranno essere depositati sul terreno, perché serviranno per futuri rinterri e per la modellazione del terreno stesso. È importante dunque concordarsi con il progettista per trovare una soluzione che permetta l’utilizzo di tutto il materiale dello scavo. 

Vari tipi di fondazioni:

Dopo che la ruspa ha scavato la terra fino al piano di posa, si costruiscono le fondazioni all’aperto con l’ausilio di casseforme edili (o casseri), utilizzando di solito il calcestruzzo (conglomerato cementizio) armato e in caso di terreno solido si può anche rinunciare all’armatura in ferro. Bisogna considerare però che l’armatura in ferro con barre d’acciaio o con reti elettrosaldate permette di ridurre poi lo spessore del muro di fondazione, prevenendo anche la formazione di crepe e fessure.

Distinguiamo le: 

FONDAZIONI DIRETTE:

Tra queste, la fondazione continua che è la più comune, la fondazione a trave rovescia e la fondazione a plinto. Una variante della fondazione a trave rovescia è la fondazione a platea (anche detta piastra di fondazione), ottima quando il terreno è a rischio di cedimenti differenziati come nel caso di zone sismiche.

 

 

FONDAZIONI INDIRETTE:

Queste vengono adoperate quando si ha a che fare con dei terreni particolari, che non sopportano il carico della struttura, o dove c’è il forte rischio di cedimenti.
Il più comune e storicamente conosciuto è il sistema usato nelle fondazioni di Venezia, con pali di legno con punta rinforzata conficcati nel terreno attraverso un battipalo. Ovviamente al giorno d’oggi si usano anche pali in calcestruzzo e altri materiali.

 

CONSIGLI:
L’uso di un calcestruzzo di buona composizione (cemento+acqua+inerti lavici) è sempre consigliabile. Inoltre è importante sincerarsi che l’acqua usata sia buona, meglio se potabile, priva di humus, limo e altre sostanze inquinanti; e che i materiali inerti siano puliti, per migliorare la resistenza e la compattezza, oltre che la durabilità.

In ogni caso è buona norma inserire nelle fondazioni perimetrali un nastro d’acciaio, funzionante da dispersore, il quale poi funzionerà anche come messa a terra per la rete elettrica e per gli altri elementi ferrei dell’impianto termoidraulico. In questo modo si eviteranno le correnti vaganti e si ridurrà notevolmente l’intensità dei campi elettrici.

Drenaggio perimetrale delle fondazioni:

L’acqua si accumula attorno e sotto la casa, e accumulandosi genera una pressione contro i muri e i pavimenti. Il ristagno può essere evitato collocando canali di scolo (tubi di drenaggio forati) in lieve pendenza su di un letto di materiale poco capillare, come il pietrisco di calcare. In questo modo si potrà raccogliere e convogliare l’acqua superficiale (piovana).
Infine, sul punto più elevato della struttura drenante, è utile installare un tubo verticale, che consenta una facile sciacquatura in caso d’intasamento.

 

By | 2019-04-02T11:29:33+00:00 02 / 04 / 2019|Blog|