Piastrelle o mattonelle fuori posto, rovinate o da rifare totalmente? Ecco quali lavori fare per una posa delle piastrelle che duri nel tempo.
Vi è mai capitato di vedere sul pavimento e sulle pareti delle piastrelle poco allineate, oppure distanziate l’una dall’altra in modo diverso? Se non avete avuto questa sfortuna, vuol dire che la posa delle delle vostre piastrelle, rispetta i canoni di precisione di questa tecnica edilizia.
State pensando di rivedere o fare una posa perfetta delle piastrelle per le stanze della vostra casa? Scoprite tutti i segreti di questa arte, fatta di pazienza e gioco di squadra di esperti del settore, per un lavoro a prova di pignoleria.
I lavori da eseguire prima della posa delle piastrelle
La posa delle piastrelle è un lavoro di precisione e di attenzione ai dettagli, che richiede un’analisi preliminare della superficie interessata ad accogliere le piastrelle. Gli elementi da revisionare prima di procedere con colla e spatola sono:
- l’impianto idraulico, quello sanitario e di riscaldamento;
- l’impianto elettrico ed eventuali impianti di aspirazione centralizzata;
- il fissaggio dei tubi, che devono essere coperti con della malta insieme alle aperture sulle pareti, per far passare le tubazioni o riparare i muri danneggiati;
- l’intonaco, deve essere a base di malta o calce per rendere liscia la parete che riceverà la tinteggiatura;
- il sottofondo, quello stato contenente le tubazioni che deve essere leggero, per ottenere una superficie piana;
- il massetto, lo strato di cemento sopra il sottofondo che deve ricevere la pavimentazione, utile per ripartire il peso degli elementi sovrastanti; per questo, deve essere perfettamente liscio e compatto;
- le pareti, dove l’intonaco non deve sfarinare e le concavità devono essere coperte;
Disegno di posa e qualità delle piastrelle da utilizzare
Una volta fatta l’indagine sui lavori adatti ad accogliere la posa perfetta delle piastrelle, si passa si procede con: l’analisi della disposizione dei locali, assicurandosi della presenza e posizione delle finestre per l’asciugatura e l’elaborazione di un disegno come linea guida per il posizionamento.
Da non sottovalutare anche la qualità dei materiali; solitamente si usano quelli resistenti all’abrasione e al calpestio: la prima scelta viene indicata sulla scatola con “1” oppure “1°” con “I; mentre la seconda scelta può essere indicata con “SE” oppure “SS” o anche “II”.
Tecniche di posa delle piastrelle
Dopo aver protetto i mobili, rubinetti e sanitari in ceramica o altri elementi di arredamento presenti nella stanza, va misurato lo spazio in cui vanno posizionate le piastrelle, dopodichè si dà il via ai lavori. Esistono due tecniche di posa che si possono scegliere: la posa in parallelo e la posa in diagonale.
- In parallelo è fatta simmetricamente, con la disposizione delle piastrelle dal centro verso l’esterno dello spazio;
- In diagonale, la disposizione di piastrelle avviene con gli angoli disposti lungo una linea guida longitudinale. Questo tipo di disposizione è ideale per superfici quadrate e consente inoltre di “mascherare” eventuali irregolarità dei muri perimetrali.
Fissaggio delle piastrelle con la colla
Incollare le piastrelle richiede molta pazienza e a fare la differenza è la scelta della colla di qualità da miscelare, che va usata in base al tipo di materiale che si vuole posare e al sottofondo in cui va messo. Ce ne sono tante in commercio, ma le composizioni più diffuse sono quelle in:
- cementizio mono-componente;
- brido bi-componente.
Tra le più usate, invece, ci sono quelle cementizie, classificati in S1 o S2, in base alla loro deformabilità: la prima è utile a neutralizzare i movimenti del sottofondo o le variazioni dimensionali delle piastrelle impedendo il distacco; la seconda ha un’ottima capacità di compensare movimenti del sottofondo, dilatazioni termiche o variazioni dimensionali delle piastrelle senza causarne il distacco.
Dopo la miscelazione, il collante va steso con un’apposita spatola dentata e lasciato asciugare per qualche minuto (da cinque a dieci minuti), in modo che i componenti organici nell’impasto siano uniformi.
L’uso dei distanziatori con cunei livellanti per la posa
Dopo aver incollato le piastrelle, per mantenere la giusta distanza le une dalle altre, si usano i distanziatori a cuneo livellanti. Si tratta di piccoli elementi in plastica forati, disposti ad una distanza di 30-40 cm nella piastrella e dentro i quali vanno inseriti dei cunei e serrati. Questi distanziatori, oltre ad evitare dislivelli e punti di fuga troppo larghi, servono anche ad equilibrare la pressione ed il movimento tra una piastrella e l’altra.
La stuccatura delle fughe dopo la posa delle piastrelle
Asciugata la colla e rimossi i distanziatori a cuneo, l’ultimo passo per una posa delle piastrelle perfetta è sigillare le fughe tra una piastrella e l’altra, con l’uso di moderni stucchi, della stessa tonalità della piastrella. Questo procedimento, permette di creare una superficie compatta, resistente alle infiltrazioni di liquidi, sporco ed un effetto omogeneo.
Sovrapposizione delle piastrelle su un pavimento esistente
La posa di piastrelle è un lavoro che si può effettuare sui pavimenti che vanno rifatti da zero, oppure su quelli esistenti e malandati. In questo caso, le nuove piastrelle andranno a coprire quelle già presenti. Per fare questo bisogna valutare:
- la resistenza del vecchio pavimento
- la planarità della superficie per non creare scalini
Dopodichè la procedura prevede:
- la stesura di un primer per l’adesione sulla superficie vecchia
- l’incollaggio delle nuove piastrelle con doppia spalmatura, per garantire una presa resistente e l’uso dei cunei livellatori.
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